Tutti i contribuenti che detengono cripto-attività all’estero secondo la normativa fiscale spagnola, sono tenuti a dichiarare le loro giacenze estere nel caso in cui superino il valore di €50.000 nel corso dell’anno.
Secondo l’Agencia Tributaria spagnola, i wallet non custodial non devono essere considerati come esteri. I wallet non custodial sono quelli in cui l’utente possiede direttamente le chiavi private, garantendosi il pieno controllo e la completa autonomia sui fondi.
Al contrario, i wallet custodial sono quelli in cui l’utente non ha accesso alle chiavi private. In questi casi, la gestione delle chiavi e dei fondi è affidata a una piattaforma o a un servizio esterno, come un exchange centralizzato.
Determinare se un wallet custodial debba essere considerato spagnolo o estero può essere più complesso. L’interpretazione più comune della normativa è che le piattaforme custodial sono considerate estere se:
Non hanno una sede legale in Spagna.
Non sono registrate presso il Banco de España.
Per verificare se un exchange è registrato presso il Banco de España, puoi consultare la lista ufficiale disponibile a questo link:
Registro del Banco de España.
Nota importante: Alcune piattaforme potrebbero essere registrate presso il Banco de España, ma avere la sede legale all’estero. In questi casi, devono comunque essere dichiarate come estere.
Il Modulo 721 deve essere presentato tra il 1° gennaio e il 31 marzo dell'anno successivo.
Sono previste sanzioni per la presentazione tardiva o per la presentazione errata, che equivalgono ripsettivamente a €200 e €150.