Tanti utenti di CryptoBooks ci chiedono "perchè non posso importare in CryptoBooks solo le transazioni più recenti?" oppure "ho già dichiarato gli anni precedenti, a cosa serve importare il mio intero storico delle transazioni?"
La necessità di avere tutto lo storico delle transazioni, fin dall'inizio della propria attitvità in cryptovalute, è dettata dal fatto che senza le transazioni più vecchie non sarebbe possibile eseguire correttamente i calcoli necessari per una dichiarazione completa.
Quasi sempre, peraltro, l'assenza dei dati storici aumenterebbe le tasse da pagare del cliente.
Questi i motivi principali per la necessità di importare in ogni occasione tutto lo storico delle transazioni.
In assenza dei prezzi di carico dei token, il software sarebbe costretto a impostare il loro prezzo di acquisto a 0. Vendendoli successivamente, tutto il ricavato della vendita costituirebbe Plusvalenza, invece che solo la differenza fra prezzo di acquisto e prezzo di vendita.
Importando solo parzialmente le transazioni, la prima operazione su un wallet o un exchange potrebbe essere un prelievo. In questo caso, ci si troverebbe di fronte a un saldo erroneamente negativo o errato.
Non importare completamente la storia delle transazioni potrebbe dar vita a false plusvalenze dovute alla mancanza di transazioni di trasferimento fra una fonte e l'altra.
Esempio di calcolo errato delle plusvalenze dovuto a importazione parziale
Prima transazione
Seconda transazione
Terza transazione in data 01/05/2023 vendo 2 BTC al prezzo di 80.000 EUR (1 BTC = 40.000 EUR)
Calcolo corretto della plusvalenza 80.000 - (30.000 + 20.000) = 80.000 - 50.000 = 30.000 EUR
Calcolo della plusvalenza se si importassero soltanto le transazioni del 2023 in questo caso, avremmo certezza del prezzo di carico di 1 BTC (quello acquistato a 30.000 EUR a febbraio 2023) ma, non sapendo quanto è stato pagato quello acquistato precedentemente, dovremmo mettere la quota rimanente come se fosse stata pagata 0 EUR. 80.000 - (30.000 + 0) = 80.000 - 30.000 = 50.000 EUR, ovvero una plusvalenza più grande di 20.000 EURO rispetto alla realtà |