L'Italia adotta il metodo di calcolo chiamato LIFO (Last In First Out - Ultima entrata prima uscita) per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze.
Ecco come funziona.
In questo metodo gli asset ad essere venduti saranno gli ultimi ad essere stati acquistati in ordine cronologico, ovvero i più recenti.
Esempio :
utente A acquista 0.5 BTC a Maggio (prezzo BTC 20.000€ - prezzo di carico 10.000€)
utente A acquista 0.5 BTC a Giugno (prezzo BTC 15.000€ - prezzo di carico 7500€)
Utente A acquista 0.5 BTC a Luglio (prezzo BTC 10.000€ - prezzo di carico 5000€)
utente A vende 1 BTC a Settembre (prezzo BTC 15.000€ - proventi dalla vendita 15.000€)
ad essere vendute saranno le transazioni di Luglio e Giugno
Il calcolo della plus/minus valenza è: (15.000*1BTC) - [(10.000*0,5BTC)+(15.000*0,5BTC)]
Ovvero ho una plusvalenza di €2500,00
Di seguito sono indicate le diverse categorie di cryptovalute e spiegati i criteri per i quali viene o meno generata una plusvalenza, in accordo alla normativa dell'Agenzia delle Entrate dell'Ottobre 2023.
Importante ricordare, che per gli anni precedenti al 2023, qualora si fosse superata la soglia di 51 mila euro di giacenza media per 7 giorni lavorativi complessivi, le seguenti categorie non verranno applicate ma ogni scambio tra crypto viene considerato come evento generante plusvalenza.
Categoria 1
Unbacked: cryptovalute senza alcun asset sottostante
ART (asset reference token): rappresentano beni del mondo reale in forma digitale
E-money: considerati come moneta elettronica
Categoria 2 (finalità economica)
Utility token: token con funzioni specifiche all'interno di una blockchain
Security token: token che rappresentano strumenti di investimento tradizionali in forma digitale
Payment token: token usati per pagamenti
NFT: non fungible token
Categoria 1
| unbacked | art | e-money |
unbacked | NO plusvalenza | NO plusvalenza | plusvalenza |
art | NO plusvalenza | NO plusvalenza | plusvalenza |
e-money | plusvalenza | plusvalenza | NO plusvalenza |
Come visibile dalla tabella qui sopra, viene generata plusvalenza solo nel caso in cui si scambino e-money token con unbacked o art e viceversa.
Categoria 2
| utility | security | payment | NFT |
utility | NO plusvalenza | plusvalenza | plusvalenza | plusvalenza |
security | plusvalenza | NO plusvalenza | plusvalenza | plusvalenza |
payment | plusvalenza | plusvalenza | NO plusvalenza | plusvalenza |
NFT | plusvalenza | plusvalenza | plusvalenza | NO plusvalenza |
Dalla seconda tabella è invece visibile come tutti gli scambi tra questi token generino plusvalenza, fatta eccezione per scambi tra token della medesima categoria.
In caso in cui vengano scambiati due token appartenenti alla stessa categoria 1, ma diversi per categoria 2, verrà generata plusvalenza.
Stessa cosa avviene per casi inversi in cui i token appartengono alla stessa categoria 2 ma differiscono per categoria 1.
In generale, basta che una delle due categorie non coincida per generare plusvalenza.
Ecco alcuni esempi:
Scambio BTC / ETH - No Plusvalenza
BTC (unbacked/payment) - ETH (unbacked/payment)
stessa categoria 1 e 2
Scambio USDT / SOL - Sì Plusvalenza
USDT (e-money/payment) - SOL (unbacked/payment)
diversa categoria 1, stessa categoria 2
Scambio PAXG / ADA - Sì Plusvalenza
PAXG (art/payment) - ADA (unbacked/payment)
diversa categoria 1, stessa categoria 2
Scambio LINK / MATIC - Sì plusvalenza
LINK (unbacked/utility) - MATIC (unbacked/payment)
stessa categoria 1, diversa categoria 2